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mercoledì 15 dicembre 2010

L'Albero d'(All)oro

In questo periodo mi piace pensare all'Albero di Natale che facevano i miei nonni, alla tradizione tutta genovese dell'alloro decorato con frutta secca e "reste" (collane) di nocciole, che prontamente finivano nelle bocche dei più piccoli il giorno dell'epifania.
Mi diverto a pensare alla semplicità di quei gesti e alle poche pretese di un tempo, perché bastava stare insieme e il regalo più ambito era appunto mangiare, tutti insieme, mangiare tutto, per una volta all'anno!
E allora l'ho fatto anch'io. Ho ripescato l'alberello di vimini equosolidale dell'anno scorso e ci ho appeso fichi secchi, prugne, noci, arance essiccate e foglie d'alloro. L'ho messo su una mensola in cucina per non essere preda dei mici, ma quanto mi piace, lì in mezzo alle mie cianfrusaglie! Ogni tanto ci aggiungo un particolare: ora, ad esempio ci sono anche delle mollettine natalizie colorate.


Alla befana lo smonteremo tutti assieme. Litigheremo per farlo.
Lo so già.
Ma sarà bellissimo.

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